La crescente richiesta di città più ecologiche porta a rivedere le infrastrutture urbane e a creare una contrapposizione tra contesto artificiale e contesto naturale. L’inverdimento delle infrastrutture può aiutare a rendere più sostenibili ampie porzioni delle città e a sollevare la coscienza ecologica pubblica.
Le infrastrutture
L’infrastruttura, nella pianificazione urbana, designa l’insieme delle attività necessarie ad assicurare lo svolgimento dei rapporti di relazione tra le diverse attività di uso del suolo. Sono dunque infrastrutture i manufatti realizzati a sostengono delle città e che ne permettono il razionale funzionamento (pensiamo al collegamento per la mobilità tra due luoghi). La progettazione e il rapporto tra infrastrutture, città e architettura deve tenere di conto anche degli infra-luoghi ovvero i nuovi paesaggi creati dalla relazione tra le stesse infrastrutture e la città contemporanea.
Il Green Camouflage
E’ la progettazione «Green Camouflage» che ricerca questo equilibrio tra la salvaguardia ambientale, il miglioramento dell’estetica urbana e il ripensamento degli infra-luoghi. Si tratta di una soluzione che serve ad azzerare la repulsione generata dagli interventi di urbanizzazione nella coscienza ecologica pubblica.
Il green camouflage è possibile grazie alle soluzioni di verde verticale, attraverso i quali gli edifici diventano una cosa sola con l’ambiente, si integrano o si nascondono nel paesaggio, attraverso soluzioni naturalistiche da realizzare ex novo oppure da sottoporre a restyling.
La ricerca del verde nelle città serve a costruire la «rifigurazione» dell’immagine delle infrastrutture, per mutarne l’impianto semantico – comunicativo così da far assumere al manufatto un’identità convincente ed enfaticamente ecologica.
La mimetica vegetale
I dispositivi del camouflage sono realizzati per dissimulare il senso delle infrastrutture delle città, che acquistano così un significato che va oltre la loro funzionalità. La modalità di inverdimento può far ricorso ad alcune tecniche estetizzanti del camouflage per perseguire diversi gradi di nascondimento/dissolvimento, in base alle diverse modalità di integrazione della vegetazione alle infrastrutture. Una mimetica vegetale che lavora sulla dicotomia tra essere e apparire di un dato oggetto.