L’idroponica è una tecnologia di coltivazione particolare, che sta alla base dello sviluppo dei giardini verticali, ma anche di altre coltivazioni. In origine nacque come un sistema alternativo in agricoltura, dopo le ricerche del californiano Dott. W. E. Gericke., negli anni Venti del novecento.
Come avviene
Si tratta di una coltura eseguita direttamente nell’acqua, senza bisogno della terra e le piante riescono a vivere grazie al fatto che le loro radici vengono bagnate da una corrente dinamica di soluzione nutritiva.
Il principio per cui è possibile questo tipo di coltura sta nel fatto che l’elemento principale di cui necessita una pianta è l’ossigeno. Anche se un certo numero di piante, come il riso, i nenuferi o determinate piante carnivore si sono bene adattate a degli ambienti con poco ossigeno o perfino stagnanti, la maggioranza mostra poca tolleranza alla mancanza di ossigeno.
Quando infatti alle radici di una pianta manca l’ossigeno, si asfissia, anche se è annaffiata abbondantemente. Questo significa che le le piante possono svilupparsi nell’acqua, ma a condizione che in quest’ultima vi siano degli elementi nutritivi.
Il processo
Le piante assorbono il loro nutrimento sotto forma di ioni disciolti in presenza d’ossigeno e nell’acqua e, man mano che il nutrimento e l’ossigeno vengono consumati, vanno reintegrati. Il ruolo dell’idroponica è proprio quello di essere un sistema di coltura fuori terra, che stimola la crescita della pianta, controllando le quantità d’acqua, di minerali e soprattutto d’ossigeno disciolto nella soluzione nutritiva.
Tra gli altri fattori di cui si deve tenere di conto, per creare un substrato nutritivo buono per la pianta, sono anche la temperatura, il tasso d’umidità, l’intensità della luce, il livello di CO2, la ventilazione e la genetica della pianta.
I vantaggi
L’introduzione dell’idroponica si deve in particolare alla necessità di recuperare aree di coltivazione altrimenti considerate marginali, non adatte alla coltivazione delle piante. Il vantaggio dell’idroponica, nel caso della sua applicazione alle pareti verticali, è la possibilità di creare dei giardini in qualsiasi condizione, anche «non naturalmente ottimale» per la crescita delle piante, con un conseguente utilizzo efficente dello spazio.
Attraverso questa coltura, si ottiene inoltre un miglior controllo della nutrizione della pianta e dunque della sua crescita. La coltura senza terra, nel rispetto di certe condizioni, permette l’accorciarsi dei tempi di sviluppo delle piante, che in un sistema idroponico crescono più velocemente rispetto ad un sistema tradizionale. Questo perché vi è una maggiore attenzione e un maggiore controllo delle sostanze nutritive nonché un più ricco apporto di ossigeno alle radici. Le piante respirando con più facilità accelerano il loro metabolismo ed impiegano meno tempo per crescere.