Green pass ed il Passaporto verde
In questo periodo si parla molto di “green pass” e tutti utiliziamo questa parola abbondantemente.
È una certificazione creata dall’ Unione Europea per facilitare la libera circolazione dei suoi cittadini all’ interno dell’ Unione durante la pandemia da Covid 19.
Il green pass o green passport è un termine che in realtà si presta a qualche equivoco fraintendendolo con il passaporto verde delle piante.
Nel mondo delle piante esiste da anni il passaporto fitosanitario, detto anche passaporto verde.
Cosa è il Passaporto fitosanitario
Il passaporto fitosanitario certifica lo stato di salute di una pianta.
E’ la certificazione ufficiale che viene rilasciata per la circolazione di determinati vegetali e prodotti vegetali all’interno dell’ U E compresa quella all’interno di ogni singolo stato membro.
La maggior parte delle piante quando vengono commercializzate sono accompagnate dal passaporto fitosanitario , comunemente detto anche passaporto verde.
Questo documento non è obbligatorio solo in caso di vendita ad un acquirente finale .
In caso di commercializzazione invece, ad ogni passaggio viene redatto un nuovo certificato che attesta e garantisce che la pianta è indenne da fitopatie in genere.
Green pass ed i giardini verticali
Molte piante che vengono utilizzate per realizzare un giardino verticale hanno un passaporto fitosanitario.
Quando si realizza un giardino verticale , è molto importante che le piante che lo compongono siano sane ed indenni da malattie od attacchi di insetti od altri parassiti.
Essendo realizzati senza terricci o substrati è molto difficile la diffusione di insetti od altri animali che possono vivere nel terreno .
La stessa cosa avviene per le malattie fungine o di altra natura .
Quando la popolazione di un giardino verticale è composta da piante sane ed indenni da malattie o da attacchi di insetti , è molto improbabile che si possano sviluppare fitopatie .