Con il termine tappezzante si identifica una categoria ampia di diverse specie e famiglie vegetali che, pur non essendo tappeti erbosi, si caratterizzano per una modalità di crescita in larghezza. Queste piante si mantengono dunque molto basse nel corso del loro sviluppo e sono adatte a essere utilizzate per le pareti e i giardini verticali.
Le dierbacee perenni
All’interno della specie tappezzante, si contraddistinguono le «dierbacee perenni», piante rustiche ed estremamente adattabili, generalmente utilizzate come piante decorative per giardini. Queste piante sono un’opzione di inverdimento parietale piuttosto comune.
L’interesse suscitato da queste specie è legato ad una serie di fattori che ne facilitano l’adattamento alle condizioni di crescita in verticale. Le caratteristiche più rilevanti di questa pianta sono:
- Il portamento: essendo piante striscianti, possiedono radici che si distribuiscono parallelamente al piano, grazie agli stoloni – ovvero rami laterali – creando una fitta rete che contribuisce alla solidità del substrato e alla coesione dell’intero sistema di rivestimento alle strutture di sostegno.
- La chioma e la fioritura: Le tappezzanti tendono a costituire superfici vegetali piuttosto compatte, ma non troppo fitte, proprio grazie a questo sviluppo contenuto in altezza delle chiome che è compresa tra i 15 ed i 100 cm. Tali piante richiedono inoltre una bassa frequenza di interventi di manutenzione. Dal punto di vista estetico, l‘impiego di queste specie garantisce, specialmente se abbinate tra loro, di ottenere belle superfici nella forma e nei colori, poiché molte di esse fioriscono.
Le dierbacee perenni e il microclima
Dal punto di vista delle potenzialità di controllo microclimatico, l’inviluppo generato dalla crescita degli apparati radicali, costituisce un punto di forza, poiché rappresenta una valida protezione del substrato di coltura dall’azione della pioggia, dallo scorrimento dell’acqua in superficie e dalla forza del vento. In questo modo si riduce anche la possibilità della perdita invernale del manto.
Per i manti vegetali coltivati fuori suolo, tramite l’impiego di substrati direttamente ancorati alla parete, la perdita invernale delle foglie rappresenta un grave problema estetico per la parete stessa. Per questo, è sempre consigliabile ricorrere alla selezione di specie sempreverdi, come l’Arabis caucasica o l’Hypericum calycium.