“Prato Urban Jungle” giardini verticali e non solo
Il 14 luglio scorso al Museo Pecci di Prato è stato presentato il progetto “Prato Urban Jungle ” giardini verticali e non solo .
Stefano Boeri ,architetto tra i più attivi nel dibattioto sul ” climate change” e Stefano Mancuso massimo esperto di neurobiologia vegetale hanno presentato un progetto rivoluzionario di rinaturalizzazione urbana da svilupparsi in 3 aree della città di Prato .
Il progetto “Prato Urban jungle” «è un qualcosa di rivoluzionario, che non è mai stato provato prima nel mondo», spiega il Prof. Mancuso. «Oggi – avverte – abbiamo una sola possibilità ed è fondamentale che venga attuata immediatamente, ossia far sì che le città cambino e diventino un luogo naturale. Quando guardiamo Prato dall’alto non dobbiamo più vedere degli edifici e del verde dovremmo poter vedere soltanto del verde».
L’interesse del Prof. Mancuso è legato al riscaldamento globale, «un fenomeno – precisa – che rappresenta senza dubbio la più grande sfida che abbia mai dovuto affrontare l’umanità».
«L’unico futuro che possiamo immaginare – ha aggiunto lo scienziato – è un futuro in cui immediatamente, comprendendo che la questione ambientale è la più importante questione sociale al momento, prendiamo dei provvedimenti».
«Il riscaldamento globale – continua Mancuso – lo si combatte da una parte riducendo la produzione di anidride carbonica e quindi facendo quelle politiche che sono ovviamente fondamentali, che riguardano la mobilità, l’efficientamento energetico, l’uso di energie che non siano di origine fossile, ma dall’altra parte bisogna utilizzare ogni spazio possibile per bloccare l’anidride carbonica e le piante sono le uniche capaci di assorbirla dall’atmosfera, fissandola all’interno dei propri corpi».
Gli Interventi
Le 3 aree prescelte sono la sede del gruppo Estra , sulla Declassata , alcuni edifici di edilizia popolare in Via Turchia a San Giusto e la nuova sede del Mercato Metropolitano in Via Giordano .
Sono tre aree diverse tra loro sia come tipologia che utilizzo .
Nella prima verranno realizzati giardini verticali , e la piantagione di nuove alberature e cespugli in modo da unire il nuovo intervento ad aree verdi limitrofe realizzate a suo tempo .
In Via Turchia sarà affrontata la questione ambientale con la creazione di una serra per la produzione di ortaggi a Km. zero , creazione di pareti verdi ,giardini verticali,ed interventi sui parcheggi esistenti dove verranno realizzati pergolati ed altri inserimenti di piante di alto fusto.
Nella nuova sede del Mercato Metropolitano di Via Giordano , posto nell’ ex fabbrica Forti invece , le piante saranno sia all’interno in piccoli box di vetro sia all’esterno in modo da depurare l’aria dagli inquinanti presenti
Costi e benefici
Il progetto “Prato Urban Jungle” è finanziato con 3,8 milioni di euro di fondi europei del bando “Urban Innovative Action 2019”.
Con questa operazione la città di Prato mira a diventare un laboratorio sperimentale di altissimo livello dove verranno testate varie soluzioni studiate per migliorare l’ambiente e l’aria in cui viviamo .
E’ un progetto voluto dall’ Amministrazione Comunale di Prato che da anni si sforza ad affrontare la questione ambientale.
Con “Prato Urban Jungle ” giardini verticali e non solo, si vuole cambiare i tradizionali metodi urbanistici con idee e progetti che trasformano la cementificazione degli anni passati in ambienti naturali , totalmente avvolti nel verde.